La Commissione Europea, parlando delle stime di crescita del Paese, ha rivelato a quanto si aggirerà il costo della guerra in Italia.
La Commissione europea, negli ultimi giorni ha sostenuto che il prezzo della guerra si aggirerà sui 30 miliardi di euro. Le previsioni di crescita per quanto riguarda l’Italia sono state rivalutate, ed è previsto un ribasso. A pesare particolarmente in termini economici, è il fatto che l’Italia ancora dipende dalla Russia per quanto riguarda la produzione del gas.
Sono queste le conseguenze in previsione dal conflitto tra Russia e Ucraina. Previsioni poco felici per il portafoglio di tutti gli Italiani. A dirlo sono le previsioni di primavera della Commissione europea. Secondo esperti di Bruxelles la crescita sarà solo del 2,7%. Mentre per quanto riguarda il ribasso del nostro Paese si passa dal 4,1% previsto prima del conflitto, ad un 2,4% attuale.
Paolo Gentiloni, commissario dell’economia italiana, ha dichiarato: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta causando sofferenze e distruzioni indicibili, ma sta anche pesando sulla ripresa economica dell’Europa. La guerra ha provocato un’impennata dei prezzi dell’energia e ha ulteriormente perturbato le catene di approvvigionamento, per cui l’inflazione è destinata a rimanere più alta ancora a lungo”. La crisi è stata contenuta dal “forte rimbalzo economico dello scorso anno che avrà un effetto positivo sui tassi di crescita di quest’anno”.
La Commissione europea aggiunge: “le prospettive restano soggette a pronunciati rischi al ribasso. In quanto uno dei maggiori importatori di gas naturale russo tra i Paesi dell’Ue, l’Italia sarebbe gravemente colpita da brusche interruzioni dell’approvvigionamento”.
La situazione economica degli altri stati
Ma non è solo lo stato italiano a pagare le conseguenze di base economica della guerra. La Germania infatti ha perso due punti di prodotto interno lordo (PIL). Anche la Spagna subisce una lieve perdita. Mentre per quanto riguarda Francia e Olanda le previsioni future sono migliori rispetto a quelle fatte prima del conflitto tra Russia e Ucraina.
La Commissione europea continua sulla crescita del paese, spiegando che “dovrebbe essere in linea con il rallentamento dell’attività economica, indicato anche dalle modeste aspettative occupazionali delle imprese. Nonostante una significativa riduzione nell’uso dei regimi di riduzione dell’orario di lavoro, il rallentamento del mercato del lavoro rimane considerevole, poiché si prevede che sia le ore lavorate che l’occupazione dell’organico raggiungeranno i livelli pre-pandemia solo entro la fine dell’orizzonte di previsione. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere all’8,9% entro il 2023″.